Roberto Bramani Araldi

Agenda dei Poeti 2013 - Prefazione

PREFAZIONE AGENDA DEI POETI 2013

 

Tempo fa mi accadde un piccolo fatto, al quale forse voglio fornire connotati particolari che esulano dalla sua reale dimensione. Un giorno indossai un abito marrone bruciato, unendo una cravatta marrone più chiaro, costellata di piccole nubi bianche, sparse con casualità sul tessuto dalla creatività del disegnatore.

Incontrai una persona che conoscevo la quale, notando la cravatta, mi apostrofò: "Come siamo pessimisti, vede il cielo sempre rannuvolato!". Rimasi basito, non riuscendo a rispondere subito, poi, con la massima cortesia possibile, replicai dicendo che mi piacevano le nuvole e quindi amavo molto anche quella cravatta.

La banalità dell'accaduto, però, mi fece riflettere sul senso diverso che le persone ricavano dal medesimo evento. Per me un cielo tappezzato di nubi rappresenta qualcosa di seducente, mi piace pensare a quanto abbelliscono l’azzurro più intenso, perché inseriscono un elemento di variabilità che fa apprezzare maggiormente il sereno, che viene così completato. Inoltre è possibile lasciar vagare la fantasia immaginandole continuamente diverse come forme e colori, trasportate da leggere brezze a rincorrersi, a unirsi, a separarsi per ricostituire altri oggetti, oppure sfrangiate senza apparente consistenza, nella rappresentazione della vita mutevole e proprio per questo perennemente affascinante.

Ogni elemento che attraversa lo scorrere dei nostri giorni può essere inquadrato da angolazioni differenti in stretto collegamento con la nostra capacità di sentire o d’interpretare quel momento, non solo, ma una sensibilità particolarmente esasperata può condurre a rivestire la realtà di afflati poetici, che possono, poi, essere convertiti in liriche, qualora esista il talento per tradurre il sentire in versi.   

Goethe in una conversazione definì la poesia: “Un diario di stati d’animo”, e spingendosi ancora più oltre: “Un meraviglioso canto che ristora”, in corrispondenza allo sbocciare di un amore senile che portava al “ringiovanimento interiore”, quasi ad una “nuova pubertà”.

Innalzando ancora un poco il punto dal quale si può far volgere lo sguardo sul paesaggio circostante, Oscar Wilde, allorché analizza il termine artista – e quindi, essendo soprattutto un poeta, nell’ambito della poesia – lo qualifica come: “Colui che cerca di realizzare la sua idea immateriale di bellezza e così riesce a trasformare un’idea in un ideale”.

Ecco a questo punto che il significato di questa Agenda dei Poeti assume finalmente la connotazione che le compete e che costituisce la base portante della sua stessa esistenza.

Le poesie che accompagnano i giorni che si avvicenderanno in questo anno, saranno per coloro che le leggeranno dei piccoli punti di riferimento per abbandonarsi alle sensazioni che hanno portato lo scrittore a fermare riflessioni, sentimenti, bagliori d’impressioni, fulgide o intrise di profonda tristezza, e per condividerle con lui, nella convinzione che nella condivisione si consegue veramente la possibilità di comunicare l’ideale che promana dalla sfera emotiva di ogni poeta.

 

                                                                                                               Roberto Bramani Araldi

Roberto Bramani Araldi

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