Racconti di fabbrica in stile Piero Chiara . Incontro con Roberto Bramani Araldi
Fonte: "La Prealpina" quotidiano di Varese - pag. 43 - Cultura e Spettacoli
Data: 08/08/2012
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PORTO VALTRAVAGLIA - Oggi al salone Colombo della Pro Loco di Porto Valtravaglia, alle ore 21, avrà luogo la presentazione del libro "Stabilimento di Borgostinto" di Roberto Bramani Araldi, Macchione Editore, che sarà affiancato, in veste di moderatore dallo scrittore e giornalista Davide Rota. L'autore, manager, laureato in chimica, si è sempre dedicato anche alla scrittura, sia nelle vesti di cronista, collaborando con la Gazzetta dello Sport e La Prealpina, che in quello di critico letterario e giornalista scientifico, pubblicando inoltre diversi libri di poesia. Il nuovo volume invece è un testo di racconti ispirati alla vita di fabbrica in quel di Borgostinto (un nome che è tutto un programma) dove si intrecciano le storie di lavoratori e dirigenti, tra i quali sembra non esistano vasi comunicanti. Racconti apparentemente distinti, che invece ruotano tutti attorno al mondo della produzione in fabbrica, popolata da una sorta di colorita collettività, dove, lasciati da parte i ruoli, gli uomini vengono dipinti pregni delle proprie debolezze, delle loro fattezze e caratteristiche somatiche e caratteriali, che ne condizionano la vita, le relazioni e gli accadimenti, a volte beffardi, patetici o crudeli. Eppure fra questi esseri umani pare non esista, se non a tratti, alcuna intensa e vera relazione. Ognuno sembra far parte di un meccanismo in cui conduce la propria esistenza, solo, portandosi dietro il fardello di avventure a volte paradossali, quasi fantozziane, talvolta irriso dagli altri. E c'è chi, tra i vari, finisce pure male, solo per caso, magari per un incidente assai banale. Ma questo in fondo può essere la tragedia della normalità, tracciata dall'autore con una leggerezza che ricorda la narrativa tragicomica, che da Chiara a Vitali, ci fa rivivere le avventure del mondo come sequenza di eventi imprevedibili, di esistenze vere, ma vissute spesso soltanto ai margini, da uomini che esistono, ma sembrano trasparenti, calati solo in un ruolo funzionale, ricoperto all'interno dell'azienda. E qui spunta l'amarezza, si fa luce sul grigiore e l'indifferenza che può regnare in un luogo di lavoro dove il dovere è produrre, e la vita umana diviene un corollario. Poche le donne, nel libro, ma descritte con levigata dolcezza, come esseri del desiderio che portano amore, sogno e conforto.
DAVIDE ROTA
Roberto Bramani Araldi
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